martedì 1 giugno 2010

STORIA


La forma attuale della piazza deriva da successive modifiche ed espansioni. In origine la zona era destinata ad orto ed era attraversata dal rio Batario, il quale congiungeva gli attuali rii della Zecca e del Cavalletto.
Con l'arrivo nell'828 a Venezia del corpo di San Marco e la costruzione della prima Basilica di San Marco l'area iniziò ad assumere la sua importanza come centro monumentale della città. Nel 976 l'intera zona fu distrutta da un incendio, ma già nel 978 la Basilica e Palazzo Ducale vennero ricostruiti. L'attuale basilica risale agli anni 1050-1094. In tale epoca il Brolo (orto) delle Monache di San Zaccaria si trovava di fronte la Basilica. Nel 1172 la piazza venne ulteriormente ampliata per far posto a nuovi edifici monumentali come la chiesa di San Giminiano e furono inoltre poste due enormi colonne granitiche (provenienti da Costantinopoli) fronteggianti il molo. Sopra una colonna fu posto il leone alato simbolo di San Marco e sull'altra fu collocata la statua raffigurante San Teodoro, primo patrono di Venezia. Nacque in questo modo un'area suddivisa in due piazze.

Tra il 1495 e il 1517 furono realizzate le Procuratie Vecchie e la Torre dell'Orologio, mentre nel frattempo si procedeva alla rimozione di tutti gli orti e i magazzini ancora presenti nella piazza. Il Sansovino fu il grande rinnovatore della piazza che la trasformò in un magnifico esempio di classicità romana, aggiungendo inoltre tra il 1536 e il 1540 la libreria e la loggetta ai piedi del campanile. Successivamente tra il 1582 e il 1640 realizzò le Procuratie Nuove. Infine nel 1807 la dominazione napoleonica demolì la chiesa di San Geminiano ed edificò l' Ala Napoleonica, dando all'area marciana l'aspetto odierno. Alle prime ore del mattino di lunedì 14 luglio 1902 il campanile di San Marco a causa di una precedente crepa, cadde improvvisamente demolendo la Loggetta ed un angolo della Libreria e rischiando di portare con se anche la stessa Basilica.

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